venerdì 18 gennaio 2019

Il principe di Lavau

Nel 2015, nei sobborghi del piccolo villaggio di Lavau nella regione di Champagne, in Francia, gli archeologi hanno scoperto una tomba celtica straordinaria. Era ricolma di ricchezze di origine greca ed etrusca e di opere d'arte, datate a partire dal V sec. A.C.
Opulenti gioielli d'oro e d'argento adornavano lo scheletro sepolto nel centro del tumulo. Il defunto era stato chiaramente qualcuno molto importante, ed è stato per questo denominato “il principe di Lavau”. La ricerca su questa scoperta monumentale può fare la luce su domande importanti. Chi fu il principe celtico e cosa possono rivelarci questi manufatti esotici della vita che conduceva in quel tempo, alla fine dell'Età del ferro?
L'Istituto Nazionale francese di Ricerca Archeologica sorveglia gli scavi, che sono tra i più eccezionali ritrovati finora. La necropoli monumentale misura più di 75.000 piedi quadrati. La tomba dove il principe di Lavau giace è di 130 piedi di diametro. Questa è una delle più grandi tombe del tempo con questa struttura. Gli scienziati confrontano questa scoperta a quella della Signora celtica di Vix del 1953, a soltanto 43 miglia di distanza. Come con la Signora di Vix, forse una principessa, gli aspetti più intriganti della tomba del principe di Lavau sono la sua disposizione di sepoltura e gli oggetti ritrovati.
La sepoltura reale
Il principe celtico era stato accuratamente deposto in cima un cocchio a due ruote
che, con ogni probabilità, rappresentava il suo mezzo trasporto per raggiungere la vita nell'al di là. La sua testa era rivolta a sud. C'erano resti di abbigliamento intorno alle ossa. Questi frammenti includono pezzi di pelle, lacci e chiusure di corallo, ferro e bronzo. Dopo la scoperta, gli esperti non potevano immediatamente determinare se l'individuo fosse maschio o femmina.
Hanno presunto, comunque, che era una persona di stato sociale elevato, di rango nobile. Gli archeologi però hanno dedotto che fosse un maschio, dopo aver scoperto una spada damascata e il suo fodero vicino al corpo. L'analisi ulteriore dell'osso pelvico, usando la tomografia a raggi, ha indicato infine che era un maschio.
I gioielli che adornavano il corpo, includevano un torque di oro massiccio,
una collana con un modello ad ala doppia, braccialetti d'oro e una fascia. In aggiunta, parecchie perline di ambra eccellente, forse una collana, giacevano vicino al collo. Altro pezzo sbalorditivo ritrovato sul principe celtico è stata una cintura d'argento, di elaborata fattura. L'analisi a raggi ha rivelato fili d'argento, che mettevano i motivi celtici in risalto. Questo è un oggetto di artigianato veramente unico.
Banchetto nella vita dell'al di là
Gli archeologi hanno scoperto anche reperti collegati all'alimentazione e alle bevande. Forse il più impressionante ritrovamento nel complesso funebre è stato un gran calderone di bronzo che misura circa tre piedi in diametro. Ciascuno di quattro grandi anelli sul bordo del calderone, circonda la testa del dio greco dell'acqua e dei fiumi, Achelous. Una rappresentazione creata con abilità sbalorditiva e dettagli straordinari, sulla testa sono riprodotti le orecchie di un toro e le corna, baffi e una barba lunga, in uno stile di arte classica. Otto teste di leone decorano il bordo. Il calderone può essere originario dalla cultura greca od etrusca.
Dentro il calderone c'era una brocca greca, Attica, impressionante, fatta di ceramica e che era usata per versare il vino. Su di essa, Dionysus, il dio del vino e dei banchetti, è rappresentato sotto una vite di fronte ad una figura femminile. Gli archeologi pensano che un artista celtico può aver aggiunto più dettagli alla brocca. Piatti di ceramica e di bronzo, contenitori, un colino e servizi da tavola, completano le stoviglie del banchetto del principe di Lavau. La brocca per il vino è un oggetto emblematico che riflette nella sua forma e nelle tecniche di decorazione, l'incontro di mondi differenti: la Grecia (Ceramica attica), probabilmente l'Etruria (decorazioni di oro di filigrana) e il mondo celtico (decorazione a traforo in argento).
Merci straniere in un mondo celtico
Tutti i ritrovamenti dentro il complesso funebre rivelano oggetti di ceramica straordinari e oggetti metallici con una mescolanza di influenze culturali. Questo indica che i contatti tra differenti culture europee erano intensi nell'arco del V sec. A.C. Grazie ai fiumi navigabili e ad essere collocati in un crocevia nella regione, sembra che i celti della zona di Lavau avessero una posizione di predominio in una rete di commercio che li ha collegati con il Mediterraneo. Dunque, c'era uno scambio intenso di merci e i reperti preziosi trovati con i resti del principe di Lavau sono state probabilmente un risultato di questo commercio, anche se è possibile che alcuni manufatti siano stati dei doni per principe celtico.

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