giovedì 21 marzo 2019

8 fatti salienti e curiosi sui Celti

I Celti erano un gruppo etnico costituito da innumerevoli tribù distribuite attraverso l'Europa. Queste popolazioni hanno condiviso una lingua comune, evolutasi poi in idiomi simili, in differenti regioni. Avevano tradizioni, religioni, e pratiche culturali comuni, ed erano famosi per il loro coraggio e la loro ferocia in battaglia, per cui i romani li hanno percepiti come una cultura di barbarica.
Nonostante il quadro che i romani ci hanno dipinto, come quello di una società feroce e incolta, al contrario la cultura dei Celti era raffinata e complessa. Il loro particolare stile artistico è sopravvissuto fino al ventunesimo secolo, allo stesso modo, alcune vestigia delle loro tradizioni e della loro lingua. Alcuni fatti salienti e curiosi possono darci una prima impressione, più vera, di questo popolo misterioso ed antico:

 
1. I Celti non sono originari di Irlanda o Scozia
Spesso si crede che la cultura celtica sia nata in questi paesi, anche se ovviamente è una parte importante dell'eredità culturale irlandese e scozzese. Lo stile artistico celtico immediatamente riconoscibile è qualcosa che molte volte si associa con l'Irlanda e Scozia e per qualcuno è una sorpresa venire a sapere che i celti non sono originari di queste regioni ma che il riscontro più antico di cultura celtica proviene dal sito di Hallstatt, in Austria. Il sito ha più di 1.000 sepolture con caratteristiche celtiche, ed è stato datato ad approssimativamente 1200 A.C.
2. I Celti avevano molta attenzione per la loro igiene
Grazie ad alcuni racconti romani, molte volte tendiamo a pensare ai celti come trasandati e barbari. Invece le prove archeologiche mostrano che questo è lungi dall'essere vero. I siti celtici hanno abbondanza strumenti destinati alla pulizia del corpo e della persona, come spilli di capelli e pettini, specchi di bronzo e lavabi. E c'è perfino la prova inconfutabile che sono stati i Celti a far conoscere il sapone i Romani, e che era obbligatorio in alcune tribù che ci si lavasse prima di mettersi a tavola per pasto della sera.
3. Sono stati cacciatori di teste
Sebbene molte delle idee romane sui Celti fossero esagerate o completamente inaccurate, non si può negare uno degli aspetti più forti della tradizione celtica: la pratica della caccia di teste. I celti credevano che l'anima risiedeva nella testa, e quindi dopo vittoria in battaglia i guerrieri celtici decapitavano i loro nemici. Avere una grande raccolta di teste nemiche era un segno di prestigio presso i Celti, e con questi trofei decoravano perfino le porte delle loro case per esibire le prodezze e il coraggio dimostrato in battaglia.
4. Una tecnologia dei metalli sviluppata molto prima dei popoli con cui erano in competizione
Il fatto che i celti furono capaci di dilagare attraverso una così grande parte dell'Europa e prosperare così a lungo, fu probabilmente a causa dei loro armamenti avanzati. La Cultura Hallstatt è stata uno dei primi per adottare il ferro per le armi e le armature, e che era ovviamente molto superiore alle armi di bronzo usate dai loro avversari. La lavorazione del ferro era così importante e sviluppata, che i fabbri celtici in realtà riuscivano a produrre del buone qualità di acciaio, con delle prime forme di damascatura.
5. Un calendario molto accurato e complesso
Mentre i Romani avevano il calendario Giuliano, i Celti ebbero il loro calendario per predire le stagioni e calcolare il tempo. Il calendario di Coligny fu trovato nei boschi vicino a Coligny, in Francia attorno al1890. Esso consiste i una grande targa di bronzo con incisioni intricate. Cosa fosse rappresentato nella targa era rimasto a lungo un mistero. Il reperto misura 1,48 metri x 0,9 metri, e sebbene si accertasse che era stato costruito durante il I secolo.
Quando fu ricostruito, fu finalmente svelato che fosse un calendario di 5 anni divisi in 12 mesi all'anno con un mese supplementare una volta ogni terzo anno, con la stessa funzione che nel nostro calendario e quella di un anno bisestile. Il calendario era estremamente complesso, poiché al tempo stesso era un calendario solare e lunare, e quindi per questo motivo in realtà ancor più accurato di quello Giuliano. Il calendario è stato con ogni probabilità creato e usato da druidi, con la funzione di regolare le festività, i rituali, e sopratutto le semine.
6. I Celti erano provetti cavalieri
I Celti erano famosi per la loro abilità in battaglia e soprattutto per le loro abilità a cavallo. Ebbero un genere speciale di spada lunga da cavalleria, che i Romani chiamarono Spatha, e adoravano una dea dei cavalli chiamata Epona. Molti guerrieri celtici furono anche reclutati nella cavalleria degli eserciti romani, dopo che le loro regioni erano state conquistate. Anticamente usavano i carri da guerra in battaglia, ed erano tremendamente esperti in questa tecnica, come ci tramanda Giulio Cesare, nel narrare dei guerrieri Britanni e delle loro prodezze.
7. Le donne celtiche, libere e indomite
La donna tra i Celti godeva di pari diritti degli uomini, tanto da avere spesso il comando delle tribù, o ricoprire una carica sacra nelle gerarchie dei druidi, fino ad essere anch'essa un guerriero o un capo militare. Inoltre il nelle leggi che regolavano la proprietà privata, poteva possedere dei propri beni, disgiuntamente dal marito, ed era padrona assoluta della scelta del proprio consorte, con cui poteva stipulare differenti tipi di contratti matrimoniali, a partire da un anno di prova, ad uno stabile e duraturo, ma dal quale poteva recedere, con pari diritto dell'uomo.
8. Celti, un nome endoetnonimo
Secondo gli storici Erodoto e Diodoro, prima, nonché Giulio Cesare e Strabone, poi, il nome Celti deriverebbe da un vocabolo generato e usato dalle stesse tribù della Gallia centrale, che in effetti è denominata, infatti, Gallia Celtica.

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