I Celti
erano un gruppo etnico costituito da innumerevoli tribù distribuite
attraverso l'Europa. Queste popolazioni hanno condiviso una lingua
comune, evolutasi poi in idiomi simili, in differenti regioni.
Avevano tradizioni, religioni, e pratiche culturali comuni, ed erano
famosi per il loro coraggio e la loro ferocia in battaglia, per cui i
romani li hanno percepiti come una cultura di barbarica.
Nonostante
il quadro che i romani ci hanno dipinto, come quello di una società
feroce e incolta, al contrario la cultura dei Celti era raffinata e
complessa. Il loro particolare stile artistico è sopravvissuto fino al
ventunesimo secolo, allo stesso modo, alcune vestigia delle loro
tradizioni e della loro lingua. Alcuni fatti salienti e curiosi
possono darci una prima impressione, più vera, di questo popolo
misterioso ed antico:
1. I Celti
non sono originari di Irlanda o Scozia
Spesso si
crede che la cultura celtica sia nata in questi paesi, anche se
ovviamente è una parte importante dell'eredità culturale irlandese
e scozzese. Lo stile artistico celtico immediatamente riconoscibile è
qualcosa che molte volte si associa con l'Irlanda e Scozia e per
qualcuno è una sorpresa venire a sapere che i celti non sono
originari di queste regioni ma che il riscontro più antico di
cultura celtica proviene dal sito di Hallstatt, in Austria. Il sito
ha più di 1.000 sepolture con caratteristiche celtiche, ed è stato
datato ad approssimativamente 1200 A.C.
2. I Celti
avevano molta attenzione per la loro igiene
Grazie ad
alcuni racconti romani, molte volte tendiamo a pensare ai celti come
trasandati e barbari. Invece le prove archeologiche mostrano che
questo è lungi dall'essere vero. I siti celtici hanno abbondanza
strumenti destinati alla pulizia del corpo e della persona, come
spilli di capelli e pettini, specchi di bronzo e lavabi. E c'è
perfino la prova inconfutabile che sono stati i Celti a far
conoscere il sapone i Romani, e che era obbligatorio in alcune tribù
che ci si lavasse prima di mettersi a tavola per pasto della sera.
3. Sono
stati cacciatori di teste
Sebbene
molte delle idee romane sui Celti fossero esagerate o completamente
inaccurate, non si può negare uno degli aspetti più forti della
tradizione celtica: la pratica della caccia di teste. I celti
credevano che l'anima risiedeva nella testa, e quindi dopo vittoria
in battaglia i guerrieri celtici decapitavano i loro nemici. Avere
una grande raccolta di teste nemiche era un segno di prestigio presso
i Celti, e con questi trofei decoravano perfino le porte delle loro
case per esibire le prodezze e il coraggio dimostrato in battaglia.
4. Una
tecnologia dei metalli sviluppata molto prima dei popoli con cui
erano in competizione
Il fatto che
i celti furono capaci di dilagare attraverso una così grande parte
dell'Europa e prosperare così a lungo, fu probabilmente a causa dei
loro armamenti avanzati. La Cultura Hallstatt è stata uno dei primi
per adottare il ferro per le armi e le armature, e che era ovviamente
molto superiore alle armi di bronzo usate dai loro avversari. La
lavorazione del ferro era così importante e sviluppata, che i fabbri
celtici in realtà riuscivano a produrre del buone qualità di
acciaio, con delle prime forme di damascatura.
5. Un
calendario molto accurato e complesso
Mentre i
Romani avevano il calendario Giuliano, i Celti ebbero il loro
calendario per predire le stagioni e calcolare il tempo. Il
calendario di Coligny fu trovato nei boschi vicino a Coligny, in
Francia attorno al1890. Esso consiste i una grande targa di bronzo
con incisioni intricate. Cosa fosse rappresentato nella targa era
rimasto a lungo un mistero. Il reperto misura 1,48 metri x 0,9 metri,
e sebbene si accertasse che era stato costruito durante il I secolo.
Quando fu
ricostruito, fu finalmente svelato che fosse un calendario di 5 anni
divisi in 12 mesi all'anno con un mese supplementare una volta ogni
terzo anno, con la stessa funzione che nel nostro calendario e quella
di un anno bisestile. Il calendario era estremamente complesso,
poiché al tempo stesso era un calendario solare e lunare, e quindi
per questo motivo in realtà ancor più accurato di quello Giuliano.
Il calendario è stato con ogni probabilità creato e usato da
druidi, con la funzione di regolare le festività, i rituali, e
sopratutto le semine.
6. I Celti
erano provetti cavalieri
I Celti
erano famosi per la loro abilità in battaglia e soprattutto per le
loro abilità a cavallo. Ebbero un genere speciale di spada lunga da
cavalleria, che i Romani chiamarono Spatha, e adoravano una dea dei
cavalli chiamata Epona. Molti guerrieri celtici furono anche
reclutati nella cavalleria degli eserciti romani, dopo che le loro
regioni erano state conquistate. Anticamente usavano i carri da
guerra in battaglia, ed erano tremendamente esperti in questa
tecnica, come ci tramanda Giulio Cesare, nel narrare dei guerrieri
Britanni e delle loro prodezze.
7. Le donne
celtiche, libere e indomite
La donna tra
i Celti godeva di pari diritti degli uomini, tanto da avere spesso il
comando delle tribù, o ricoprire una carica sacra nelle gerarchie
dei druidi, fino ad essere anch'essa un guerriero o un capo militare.
Inoltre il nelle leggi che regolavano la proprietà privata, poteva
possedere dei propri beni, disgiuntamente dal marito, ed era padrona
assoluta della scelta del proprio consorte, con cui poteva stipulare
differenti tipi di contratti matrimoniali, a partire da un anno di
prova, ad uno stabile e duraturo, ma dal quale poteva recedere, con
pari diritto dell'uomo.
8. Celti, un
nome endoetnonimo
Secondo gli
storici Erodoto e Diodoro, prima, nonché Giulio Cesare e Strabone,
poi, il nome Celti deriverebbe da un vocabolo generato e usato dalle
stesse tribù della Gallia centrale, che in effetti è denominata,
infatti, Gallia Celtica.
Molto, molto interessante!
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